Sergio Sgrilli e Khorakhanè @Milano - Lo Stallo
Sabato 28 settembre - 20,30
Chapiteau Menotti - Piazza Tina Modotti
Milano
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Lo spettacolo rientra nella rassegna "La città senza porte", organizzata dal Teatro Menotti di Milano, che prevede, tra gli altri: Avion Travel, I musici di Francesco Guccini, Greg & The Frigidaires, Milvia Marigliano e Andrea Mirò, ecc.
"Un Festival che quest’anno dedichiamo alla musica, quella colta, quella popolare, quella che si mescola con la parola e l’azione teatrale. Lo facciamo da “costruttori” di storie su palcoscenici diffusi, per incontrare pubblici diversi, con artisti di livello nazionale ed internazionale che diventano “complici” straordinari di una pacifica invasione di suoni e parole. Sempre di più una CITTA’ SENZA PORTE."
Emilio Russo - Direttore artistico Teatro Menotti
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Lo Stallo è un'alternanza di canzoni e monologhi nella tradizione del Teatro Canzone, e sarà interpretato da Sergio Sgrilli, che firma anche la regia. Con lui sul palco, il gruppo musicale dei Khorakhanè. La produzione è di DeepSide Music e MPL Communication. Le musiche sono di: Simone Baldini Tosi, Marco Canepa, Fabrizio Coveri, Giulio D’Agnello, Pier David Fanti, Fabrizio Federighi, Meme Lucarelli, Matteo Scheda.
Lo Stallo, il cui titolo allude a quella particolare conclusione del gioco degli scacchi in cui «la partita non ha vincitori né vinti, è immobile, eternamente sospesa», è il racconto di un uomo che si sente incapace di un gesto qualsiasi che possa ridare un senso al mondo e alla vita. Sergio Sgrilli, tra serie riflessioni e momenti comici, ci accompagna in un viaggio nel nostro presente, nelle nostre nevrosi, negli aspetti più intimi della vita. La difficoltà di amare, la questione femminile, la mancanza di slanci vitali, la sessualità, la solitudine, la vecchiaia, il dilagare assurdo e irrazionale della violenza, la morte – sono tutti temi che Luporini, con il suo testo, ci costringe ad affrontare, con analisi spietate e l'intelligente leggerezza dell’ironia. E così, se all'inizio dello spettacolo ci si chiede se «il buio che vedo e che forse c'è / non è nel mio tempo ma è dentro di me», alla fine si ammette che, seppure messi costantemente alla prova dalla complessità dell’esistenza, c'è ancora qualcosa che possiamo fare, qualcosa che dipende soltanto da noi. È per dirci questo che, dopo quattordici anni di silenzio, Sandro Luporini, all'età di 87 anni, è tornato a scrivere per il teatro. Per raccontarci, con l'autoironia e la profondità che per oltre trent'anni hanno emozionato il pubblico italiano, di sé e di noi.
SANDRO LUPORINI
Scrittore e pittore, nasce a Viareggio il 12 luglio 1930. Studente all'Università di Pisa, nel 1953 abbandona gli studi di Ingegneria per dedicarsi alla pittura e si trasferisce a Roma. Nel 1956 è a Milano e partecipa a varie mostre insieme ai pittori della Galleria Bergamini, prendendo parte agli eventi del realismo esistenziale, per poi legarsi più tardi al gruppo della Metacosa. Sempre a Milano, agli inizi degli anni Sessanta, conosce Giorgio Gaber e tra i due nasce subito un'amicizia, che sfocia presto in un sodalizio artistico interrotto solo, nel 2003, dalla morte di Gaber. La loro collaborazione porta alla nascita del genere Teatro Canzone. Tra i loro più importanti spettacoli: Il signor G, Far finta di essere sani, Libertà obbligatoria, Polli di allevamento, Anni affollati, Il Grigio, Il caso di Alessandro e Maria, Il dio bambino. È autore, insieme al nipote Roberto Luporini, del libro G. - Vi racconto Gaber, edito da Mondadori nel 2013. Lo Stallo segna il ritorno di Luporini alla scrittura teatrale dopo un silenzio di quattordici anni.
Scrittore e pittore, nasce a Viareggio il 12 luglio 1930. Studente all'Università di Pisa, nel 1953 abbandona gli studi di Ingegneria per dedicarsi alla pittura e si trasferisce a Roma. Nel 1956 è a Milano e partecipa a varie mostre insieme ai pittori della Galleria Bergamini, prendendo parte agli eventi del realismo esistenziale, per poi legarsi più tardi al gruppo della Metacosa. Sempre a Milano, agli inizi degli anni Sessanta, conosce Giorgio Gaber e tra i due nasce subito un'amicizia, che sfocia presto in un sodalizio artistico interrotto solo, nel 2003, dalla morte di Gaber. La loro collaborazione porta alla nascita del genere Teatro Canzone. Tra i loro più importanti spettacoli: Il signor G, Far finta di essere sani, Libertà obbligatoria, Polli di allevamento, Anni affollati, Il Grigio, Il caso di Alessandro e Maria, Il dio bambino. È autore, insieme al nipote Roberto Luporini, del libro G. - Vi racconto Gaber, edito da Mondadori nel 2013. Lo Stallo segna il ritorno di Luporini alla scrittura teatrale dopo un silenzio di quattordici anni.
SERGIO SGRILLI
Classe ’68, nasce e cresce in riva al mare nella Maremma toscana.
Sale sul palco giovanissimo come musicista e di lì a poco scopre la passione per le performance da one man show. Nel ‘90 ne fa la sua professione e si trasferisce a Milano dove colma le lacune con corsi e stage sul teatro e le sue tecniche.
Recita in compagnie, ma non abbandona la musica e la comicità.
Inizi 2000 raggiunge il grande pubblico con le sue numerose apparizioni nella trasmissione tv Zelig, di cui firma anche sigla finale per tre edizioni.
Da oltre 30 anni si muove nel teatro, cinema, radio e tv. Ha scritto e prodotto musica per se e per altri. Vinto premi, concorsi, partecipato a trasmissioni. Collaborato come autore con riviste di viaggi e di moto. Firma spettacoli come autore e regista, collaborando con attori, comici e musicisti. È ed è stato testimonial sia di spot commerciali che di campagne solidali. Tiene stage sulla teatralità, crea progetti per aziende, ha la direzione artistica di alcune rassegne di comicità. Raramente lo si vede in tv. Schivo e distante dallo showbiz, da sempre, punta tutto sul rapporto con il pubblico e sull’approccio live!
Alla domanda “chi è Sergio Sgrilli” lui risponde: “una mente pensante”
Classe ’68, nasce e cresce in riva al mare nella Maremma toscana.
Sale sul palco giovanissimo come musicista e di lì a poco scopre la passione per le performance da one man show. Nel ‘90 ne fa la sua professione e si trasferisce a Milano dove colma le lacune con corsi e stage sul teatro e le sue tecniche.
Recita in compagnie, ma non abbandona la musica e la comicità.
Inizi 2000 raggiunge il grande pubblico con le sue numerose apparizioni nella trasmissione tv Zelig, di cui firma anche sigla finale per tre edizioni.
Da oltre 30 anni si muove nel teatro, cinema, radio e tv. Ha scritto e prodotto musica per se e per altri. Vinto premi, concorsi, partecipato a trasmissioni. Collaborato come autore con riviste di viaggi e di moto. Firma spettacoli come autore e regista, collaborando con attori, comici e musicisti. È ed è stato testimonial sia di spot commerciali che di campagne solidali. Tiene stage sulla teatralità, crea progetti per aziende, ha la direzione artistica di alcune rassegne di comicità. Raramente lo si vede in tv. Schivo e distante dallo showbiz, da sempre, punta tutto sul rapporto con il pubblico e sull’approccio live!
Alla domanda “chi è Sergio Sgrilli” lui risponde: “una mente pensante”
KHORAKHANE'
Gruppo rivelazione del 2007 al 57° Festival di Sanremo, secondo premio della critica nella sezione giovani, premio MEI come miglior gruppo 2007 Indie POP, i KHORAKHANE’ nascono nel 2001 come tribute band a Fabrizio de André sviluppando però parallelamente un repertorio di brani originali. Nell’ottobre 2008 hanno inoltre rappresentato l’Italia assieme a Negrita e Modena City Ramblers nell’Italian Night, concerto tenuto nell'ambito del POPKOMM 2008 a Berlino. Nel 2010 hanno ritirato all'Arena di Verona il Wind Music Award, premio assegnato a seguito dell'uscita del nuovo album e del video di "Non ho scordato", brano estratto dall'album dedicato alle vittime delle stragi terroristiche degli anni di piombo. Hanno suonato anche in Polonia, Svizzera, Egitto, Svezia, Germania e Francia.
E' del 2012 il singolo "Vino Rosso", brano che nelle tematiche si muove nel mondo di Pier Vittorio Tondelli, scrittore di culto morto nel 1991.
Fondamentali nel corso degli anni gli incontri con Massimo Bubola, con cui i Khorakhanè hanno condiviso più volte il palco accompagnandolo nei suoi concerti e proponendo suoi brani (anche inediti) nei loro live, e con Sandro Luporini, storico collaboratore di Giorgio Gaber nei suoi spettacoli di teatro canzone.
All'attivo hanno 4 album: La ballata di Gino (2007), L'esploratore (2010), Chilometri di nuvole (2019) e Terra (2022)
Gruppo rivelazione del 2007 al 57° Festival di Sanremo, secondo premio della critica nella sezione giovani, premio MEI come miglior gruppo 2007 Indie POP, i KHORAKHANE’ nascono nel 2001 come tribute band a Fabrizio de André sviluppando però parallelamente un repertorio di brani originali. Nell’ottobre 2008 hanno inoltre rappresentato l’Italia assieme a Negrita e Modena City Ramblers nell’Italian Night, concerto tenuto nell'ambito del POPKOMM 2008 a Berlino. Nel 2010 hanno ritirato all'Arena di Verona il Wind Music Award, premio assegnato a seguito dell'uscita del nuovo album e del video di "Non ho scordato", brano estratto dall'album dedicato alle vittime delle stragi terroristiche degli anni di piombo. Hanno suonato anche in Polonia, Svizzera, Egitto, Svezia, Germania e Francia.
E' del 2012 il singolo "Vino Rosso", brano che nelle tematiche si muove nel mondo di Pier Vittorio Tondelli, scrittore di culto morto nel 1991.
Fondamentali nel corso degli anni gli incontri con Massimo Bubola, con cui i Khorakhanè hanno condiviso più volte il palco accompagnandolo nei suoi concerti e proponendo suoi brani (anche inediti) nei loro live, e con Sandro Luporini, storico collaboratore di Giorgio Gaber nei suoi spettacoli di teatro canzone.
All'attivo hanno 4 album: La ballata di Gino (2007), L'esploratore (2010), Chilometri di nuvole (2019) e Terra (2022)